Il contributo che i docenti possono dare alla prevenzione del gioco d’azzardo patologico si lega sia al loro mandato educativo, sia alla possibilità di approfondire il tema del gioco da un punto di vista scientifico-didattico. Da un lato, il gioco d’azzardo stimola il mondo scientifico rispettivamente a numerose discipline (matematica, statistica, economia, sociologia, psicologia). Dall’altro, vista la pervasività e la facilità con cui i giovani possono oggi entrare in contatto con il mondo del gioco d’azzardo (ad esempio, grazie a strumenti quali smartphone e pc) è importante che i docenti ne possano conoscere la complessità e le caratteristiche, per evitare il rischio di un gap comunicativo importante tra loro e i giovani studenti. I docenti possono inoltre rappresentare una valida risorsa nel promuovere interazioni tra i giovani e i loro gruppi sociali di appartenenza, a cominciare dalla famiglia, attraverso semplici stimoli didattici che favoriscano riflessioni sul tema.
L’offerta formativa proposta spazierà oltre i temi del gioco d’azzardo, nei suoi naturali contorni.
Più specificamente: – il mondo delle addiction comportamentali o con utilizzo di sostanze; – il mondo del gaming, dei metaversi e dei social, nelle loro derive propedeutiche all’azzardo.