COS’E’ IL GIOCO D’AZZARDO

Dall’Articolo 721 del Codice penale (Regio Decreto del 19 ottobre 1930, n. 1398):

“sono giochi d’azzardo quelli nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”

Il gioco d’azzardo è quindi caratterizzato dall’aleatorietà (casualità) della vincita o della perdita, che dipende unicamente dalla sorte, rilevando solo in parte l’abilità del soggetto, e dal fine di lucro perseguito dalle parti, identificato in determinate utilità economiche, siano esse danaro o altro bene.

Azzardo deriva dal francese hasard, che a sua volta deriva dall’arabo ha-zahr, che significa dado, il gioco d’alea per eccellenza. Il gioco d’azzardo appartiene, secondo il sociologo e antropologo Roger Caillois, ai giochi di alea, unica categoria di giochi propria dell’uomo, non condivisa con gli animali, a differenza dei giochi di agon (competizione), di mimicry (finzione), di ilinx (vertigine), che sono indispensabili a uomini e animali nello sviluppo di abilità cognitive, emotive e sociali. 

L’alea rappresenta invece per Caillois la volontà conscia, il desiderio e quindi il piacere di abbandonarsi completamente ai capricci del fato. Nei giochi di questa categoria rientrano i giochi d’azzardo, dove eventuali capacità del giocatore non hanno alcun ruolo, poiché il presupposto è che egli metta completamente da parte ogni sforzo intellettuale per accettare incondizionatamente la volontà della dea bendata.